Anche se quasi tutti i rosai sopportano il freddo, riparate le loro radici dal gelo. Ecco alcuni suggerimenti da seguire…
Per l’inverno è sempre consigliato proteggere le
rose, riparando le loro radici. Dopo aver ripulito il terreno da foglie,
rametti e detriti vegetali vari (1), stendete ai piedi di ogni rosaio un paio di badilate di stallatico ben maturo (2) e ricopritelo con compost, anche non completamente maturo, sino a raggiungere uno spesore totale di circa 10 cm. Usando dello stallatico disseccato, ricopritelo con uno strato di foglie secche di piante sane (3) alto 5-8 cm e infine appoggiatevi sopra alcuni rami (4),
affinché le foglie non vengano spostate dal vento. In primavera, dopo
aver tolto i rami, interrate il tutto con una leggera zappettatura.sabato 7 novembre 2015
Ciclamini, come coltivarli
Con clima fresco, poco umido e in
posizioni riparate fioriranno abbondantemente dall’autunno a inizio
primavera. Ce ne sono a fiore grande, medio e piccolo
Non considerate i ciclamini piante
d’appartamento! Se messi in casa, al caldo, dopo qualche settimana
dall’acquisto le foglie ingiallirebbero inesorabilmente. Il luogo
migliore dove coltivare queste «bulbose» è un balcone luminoso, o in
giardino in posizioni riparate. Ce ne sono per tutti i gusti: a fiori grandi (5-8 cm di diametro), come le varietà Latinia e Halios; medi (dai 3 ai 6 cm di diametro), come i ciclamini Tianis e Allure e piccoli
(dai 2 ai 4 cm di diametro), come le varietà Metis, Verano e Picasso, a
tinta unita, bordati di bianco o sfumati, con petali dal bordo liscio o
arricciato.
Al
momento dell’acquisto scegliete piante con foglie poco serrate fra
loro, in modo che possano asciugarsi velocemente dopo una pioggia. Sul
terrazzo posizionateli a sud-est o a sud-ovest, mentre in giardino in
un’aiola realizzata sotto la chioma di un albero sempreverde, in modo
che i fiori non vengano colpiti eccessivamente dalla pioggia. Mantenete il terriccio moderatamente umido,
intervenendo solo quando le foglie iniziano ad appassire, e concimateli
ogni 7-10 giorni con un prodotto liquido specifico per ciclamini e
bulbose. Per togliere i fiori appassiti o le foglie ingiallite,
strappateli alla base con un colpo secco.
Giardino in inverno: danni all'impianto di irragazione.
Con l'avanzare della stagione
fredda il prato varia la sua attività e bisogna approfittarne anche per
salvaguardare l'impianto di irrigazione
Con l’autunno il tappeto erboso entra in fase di
riposo vegetativo e di conseguenza vengono ridotti i tagli dell’erba.
Nelle zone del Nord e in quelle di montagna appenniniche, l’ultimo
taglio si esegue entro la prima-seconda decade di novembre. In questa
fase, le piogge del periodo solitamente sono largamente sufficienti a soddisfare le esigenze idriche del prato e non diventa necessario irrigare.
Per evitare danni da gelo nei mesi invernali, nel mese di novembre svuotate l’impianto di irrigazione,
in particolar modo nelle regioni del Nord. Scollegate la centralina
dalla corrente di alimentazione e togliete la batteria per evitare
ossidazioni. Stessa operazione anche per la cartuccia del filtro
presente all’inizio della tubazione che va lasciata aperta; aprite le
elettrovalvole con l’apposita levetta e proteggetele, se abitate in zone
soggette a gelate, con materiali isolanti tipo polistirolo, da
collocare nel pozzetto dove sono alloggiate.
La potatura della vite può già iniziare
La potatura della vite va
effettuata dopo la caduta delle foglie, ma va rimandata nelle zone
caratterizzate da inverni molto freddi
Prima di iniziare la potatura della vite è necessario attendere la caduta delle foglie, allo scopo di garantire il massimo accumulo di sostanze di riserva nei tralci, nel fusto e nelle radici.
Al Nord e nelle zone soggette a periodi di basse temperature invernali (inferiori a –7, –8 °C), è consigliabile potare dopo il periodo di maggiore freddo (da metà gennaio in poi). In tutti gli altri casi la potatura può iniziare già in autunno; in particolare possono essere potati in questo periodo i vigneti per i quali sono minori i rischi di danni da freddo, quali:
- i vigneti situati in collina;
- i vigneti delle zone con clima invernale mite e con bassi rischi di gelate primaverili;
- i vitigni a maturazione precoce (Pinot, Chardonnay, Sauvignon bianco, ecc.), il cui legno è in genere già perfettamente maturo e quindi resiste meglio ai rigori invernali;
- i vitigni a maturazione medio-tardiva (i più diffusi), che in annate con produzione non eccessiva e con vendemmia precoce (per esempio del 2015) si preparano meglio all’inverno;
- i vigneti allevati a spalliera bassa (Guyot, cordone speronato), di età superiore ai 5-6 anni, meno soggetti alle basse temperature rispetto alle forme di allevamento alte (Sylvoz, Casarsa, pergole, ecc.).
Novembre: lavori nell'orto
Il mese di novembre potrà garantire un raccolto ancora piuttosto vario sia a coloro che hanno a disposizione un orto vero e proprio, sia a chi si dedica alla coltivazione di un orto sul balcone.
A novembre è possibile preparare il terreno per le semine future, premunirsi per riparare le piante dal gelo e effettuare delle semine in semenzaio nelle zone dal clima più rigido, mentre nelle regioni più miti si potrà ancora seminare in piena terra, senza dimenticare di consultare il calendario lunare.
Cosa seminare a novembre
Nel mese di novembre è possibile dedicarsi in particolare alla semina degli ortaggi
che potranno essere raccolti con l'arrivo della primavera, come il
pisello primaverile. Ceci, fave e lenticchie potranno essere raccolti da
maggio a luglio.
E' possibile effettuare le proprie semine in piena terra, in semenzaio o in serra
a seconda del clima che caratterizza la zona in cui il proprio orto è
posizionato. La semina diretta in piena terra è consigliata per le
regioni dal clima più mite, si può altrimenti ricorrere alla semina in
semenzaio o in una serra casalinga.
A novembre è possibile seminare:
- aglio
- carote
- ceci
- cime di rapa
- fave
- lattuga
- lattughino da taglio
- lenticchie
- piselli primaverili e rampicanti
- radicchio da taglio
- ravanelli
- rucola
- spinaci
- valeriana
Consigli per la semina
Nel mese di novembre è possibile preparare dei semenzai con semi di lattuga,
rucola, valeriana e ravanelli, che in seguito potranno essere
trasferiti in vaso o in piena terra. La semina in semenzaio è utile se
le future piantine vengono poste in un luogo dove possano essere
riparate dalle prime gelate. Per realizzare un semenzaio è possibile
utilizzare dei barattoli di recupero di cui bucherellare il fondo. Sono
perfetti i barattoli dello yogurt.
Il raccolto del mese di novembre
Il raccolto del mese di novembre ci potrà ancora offrire diversi ortaggi come cipolle, patate, carciofi, cavoli, spinaci, rucola, lattuga e lattughino da taglio. Tra le erbe aromatiche è possibile al bisogno effettuare la raccolta di rosmarino, prezzemolo, menta e salvia. E' inoltre possibile raccogliere cavoli e carciofi, rape, cicoria, barbabietole, radicchio travisano e cavoletti di Bruxelles.
Varietà da trapiantare a novembre
A novembre è possibile effettuare il
trapianto in piena terra di diversi ortaggi, tenendo conto delle fasi
lunari indicate in seguito. Tra le varietà da trapiantare a novembre vi
sono: aglio, cipolle, fave, finocchi, porri, carciofi, cavoli e cavolfiori
Orto sul balcone a novembre
Chi ha un orto sul balcone, se ne avrà
effettuato la semina nei mesi precedenti, potrà avere l'occasione di
raccogliere, ad esempio, prezzemolo, rucola, rosmarino, salvia e lattughino
da taglio. Potrà poi nuovamente procedere alla semina sia della rucola
comune o selvatica che del lattughino, oltre che di carote, cime di
rapa, fave, ravanelli, piselli e spinaci.
I lavori nell'orto secondo il calendario lunare
Luna crescente: con la
luna crescente la tradizione popolare consiglia di seminare i ravanelli,
preferibilmente in semenzaio o in serra, a meno che non ci si trovi in
una zona dal clima molto mite. Bisogna attendere la luna crescente per
la semina dei cereali, la raccolta delle erbe officinali, delle
castagne, dei kiwi, delle olive e delle mele cotogne.
La luna sarà crescente dal 12 al 24 novembre 2015.
Luna calante: si
può approfittare della fase di luna calante per seminare preferibilmente
in semenzaio o in un luogo protetto, come una piccola serra: lattuga,
lattughino da taglio, radicchio, rucola e spinaci. Con la luna calante
si possono trapiantare all'aperto aglio e cipolle e, solo se il clima è
mite, fave, finocchi, porri, carciofi, cavoli e cavolfiori.
Con la luna calante si consiglia di
raccogliere patate e cipolle. Si può inoltre preparare il terreno alle
future semine arricchendolo con del compost casalingo ed eseguire il
rincalzo delle piante, addossando della terra verso di esse per
proteggerle dal freddo.
La luna sarà calante dall'1 al 10 e dal 26 al 30 novembre 2015.
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