Cipolla - Allium cepa L. Atlante delle coltivazioni erbacee - Piante aromatiche
Famiglia: Liliaceae
Specie: Allium cepa L.
Francese: oignon; Inglese: onion; Spagnolo: cebolla; Tedesco: Zwiebel.
Generalità
La cipolla è una pianta erbaceabiennale probabilmente originaria
degli altipiani del Turchestan e dell'Afghanistan (Asia occidentale). La
sua coltivazione è molto antica e risale agli Egizi nel IV millennio
a.C.; oggi è coltivata in tutto il mondo.
In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono l'Emilia-Romagna, la Campania, la Sicilia e la Puglia.
In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono l'Emilia-Romagna, la Campania, la Sicilia e la Puglia.
Cipolle rosse (foto www.agraria.org)
Caratteri botanici
La cipolla (Allium cepa L.) appartiene alla famiglia delle
Liliaceae. Alcuni studiosi, per la forma dell'infiorescenza, la
inseriscono, come l'aglio, nella famigla delle Amarillidaceae.
L'apparato radicale è costituito da numerse radici fascicolate e superficiali (in genere nei primi 20-25 cm di terreno), di colre biancastro, normalmente sprovviste di peli radicali e carnose.
Alla germinazione presenta una piccola foglia che fuoriesce dal terreno con forma ad anello ed in seguito si solleva ed assume l'aspetto di una frusta. Compaiono poi lentamente le altre foglie che sono cave, fistolose, rigonfie nella parte inferiore. Il bulbo (la parte edule della pianta) è costituito dall'ingrossamento della parte basale delle foglie che si ispessiscono, divengono carnose, bianche o leggermente colorate di rosso o violetto. Le guaine esterne si presentano invece sottili, cartacee, di colore variabile dal bianco, al dorato, al rosso al violetto, a seconda della varietà.
Trapiantando i bulbi al secondo anno si forma lo scapo fiorale, cavo internamente e rigonfio nella parte inferiore. Lo scapo porta alla sommità una infiorescenza ad ombrella semplice, globosa, composta da molti fiori, che presentano protandria (vanno a maturazione prima le antere e poi gli ovuli) e conseguente allogamia in quanto la fecondazione è favorita dagli insetti pronubi. Dalla fecondazione si forma una capsula triloculare contenente 1-2 semi, di forma irregolare, generalmente di colore nero, ma anche bruno. Il peso di 1.000 semi va da 3 a 5 grammi.
L'apparato radicale è costituito da numerse radici fascicolate e superficiali (in genere nei primi 20-25 cm di terreno), di colre biancastro, normalmente sprovviste di peli radicali e carnose.
Alla germinazione presenta una piccola foglia che fuoriesce dal terreno con forma ad anello ed in seguito si solleva ed assume l'aspetto di una frusta. Compaiono poi lentamente le altre foglie che sono cave, fistolose, rigonfie nella parte inferiore. Il bulbo (la parte edule della pianta) è costituito dall'ingrossamento della parte basale delle foglie che si ispessiscono, divengono carnose, bianche o leggermente colorate di rosso o violetto. Le guaine esterne si presentano invece sottili, cartacee, di colore variabile dal bianco, al dorato, al rosso al violetto, a seconda della varietà.
Trapiantando i bulbi al secondo anno si forma lo scapo fiorale, cavo internamente e rigonfio nella parte inferiore. Lo scapo porta alla sommità una infiorescenza ad ombrella semplice, globosa, composta da molti fiori, che presentano protandria (vanno a maturazione prima le antere e poi gli ovuli) e conseguente allogamia in quanto la fecondazione è favorita dagli insetti pronubi. Dalla fecondazione si forma una capsula triloculare contenente 1-2 semi, di forma irregolare, generalmente di colore nero, ma anche bruno. Il peso di 1.000 semi va da 3 a 5 grammi.
Esigenze ambientali
La cipolla è abbastanza resistente alle basse temperature, tanto
che la germinazione, pur avvenendo in condizioni ottimali intorno ai
20-25°C, può iniziare già a valori di 0-1°C.
Essendo una pianta biennale, la formazione dell'infiorescenza è stimolata dal processo di vernalizzazione.
La cipolla presenta esigenze diverse nei confronti della luce, tanto che le singole varietà iniziano la bulbificazione quando si verificano condizioni appropriate di luminosità:
- brevidiurne: richiedono un periodo di 10-12 ore di luce al giorno (varietà precoci);
- neutrodiurne: richiedono un periodo di 12-14 ore di luce al giorno (varietà medio-precoci);
- longidiurne: richiedono un periodo di 14-16 ore di luce al giorno (varietà tardive o molto tardive).
Predilige terreni di medio impasto tendenzialmente sciolti ma si adatta anche a quelli argillosi purchè freschi, profondi, ricchi di sostanza organica, con buona disponibilità di acqua. E' consigliabile un avvicendamento lungo (ogni 4-5 anni). Predilige terreni con valori di pH tra 6 e 7.
Essendo una pianta biennale, la formazione dell'infiorescenza è stimolata dal processo di vernalizzazione.
La cipolla presenta esigenze diverse nei confronti della luce, tanto che le singole varietà iniziano la bulbificazione quando si verificano condizioni appropriate di luminosità:
- brevidiurne: richiedono un periodo di 10-12 ore di luce al giorno (varietà precoci);
- neutrodiurne: richiedono un periodo di 12-14 ore di luce al giorno (varietà medio-precoci);
- longidiurne: richiedono un periodo di 14-16 ore di luce al giorno (varietà tardive o molto tardive).
Predilige terreni di medio impasto tendenzialmente sciolti ma si adatta anche a quelli argillosi purchè freschi, profondi, ricchi di sostanza organica, con buona disponibilità di acqua. E' consigliabile un avvicendamento lungo (ogni 4-5 anni). Predilige terreni con valori di pH tra 6 e 7.
Varietà
Anche se il miglioramento genetico di questa specie ha avuto
inizio di recente, la selezione operata dagli agricoltori in precedenza
ha consentito di disporre di un certo numero di varietà e tipi
differenti per esigenze luminose, lunghezze del ciclo biologico
(precoci, medie e tardive), destinazione del prodotto, forma del bulbo,
colore delle tuniche esterne (bianche, rosse, gialle, viola, brune).
A seconda della destinazione del prodotto, si distinguono varietà per il consumo fresco (in genere quelle precoci), da serbo, raccolte a fine estate-inizio autunno e conservate fino alla primavera successiva, da sottoli e sottaceti, a bulbo bianco come la "Bianca di Baretta" o la "Borettana", e varietà da disidratare, il cui prodotto è impiegto per i cibi precotti, nelle mense, nei ristoranti.
A seconda della destinazione del prodotto, si distinguono varietà per il consumo fresco (in genere quelle precoci), da serbo, raccolte a fine estate-inizio autunno e conservate fino alla primavera successiva, da sottoli e sottaceti, a bulbo bianco come la "Bianca di Baretta" o la "Borettana", e varietà da disidratare, il cui prodotto è impiegto per i cibi precotti, nelle mense, nei ristoranti.
Tecnica colturale
A causa del fenomeno della "stanchezza del terreno" i migliori
risultati produttivi si ottengono con una rotazione aleno triennalee
facendo seguire la cipolla a colture prative, cereali, oppure, nelle
zone a vocazione orticola, a radicchio, insalate o carota. Sono da
evitare successioni a barbabietola da zucchero, patata e cavolo. Si
consiglia un'aratura a 30-40 cm.
La semina viene normalmente effettuata con seminatrici di precisione di tipo pneumatico e utilizzando sia seme nudo che confettato o ricorrendo a seme posto su nastro di materiale che si decompone con l'umidità del terreno. La distanza di semina varia in funzione della destinazione finale del prodotto (file distanti 16-20 cm per quelle a bulbo grosso, 9-10 cm per quelle a bulbo più piccolo). Il seme va posto a una profondità di 2-3 cm. Dopo la semina è consigliabile effettuare una leggera rullatura per far meglio aderire il terreno al seme. L'epoca di semina va da settembre a dicembre per le cipolle da consumo fresco, a raccolta primaverile, e da gennaio ad prile per quelle da serbo, a raccolta estivo-autunnale, per sottaceti e da industria. Anziché effettuare la semina diretta è possibile ricorrere al trapianto di piantine ottenute in contenitori alveolari, accorciando così il ciclo di circa 3 settimane.
La cipolla, pur non presentando particolari esigenze nutritive, richiede comunque una buona fertilità del terreno. La concimazione deve essere (nella grande coltura) esclusivamente minerale in quando quella organica, in genere a base di letame bovino, può pregiudicare la conservazione dei bulbi e favorire l'attacco di funghi patogeni e nematodi. Meglio se la concimazione organica viene effettuata sulla coltura precedente. La cipolla necessita di N soprattutto nel periodo che va dalla germinazione alla bulbificazione, mentre ha un particolare fabbisogno di P e K nei 20 giorni che precedono la raccolta; apporti azotati tardivi possono avere ripercussioni negative sulla conservabilità del prodotto.
A causa dell'apparato radicale molto superficiale, la cipolla è molto sensibile agli stress idrici e pertanto occorre intervenire con frequenti irrigazioni, ma di limitata entità. Gli interventi irrigui, di norma, dovrebbero essere sospesi 25-30 giorni prima della raccolta.
La cipollabè una specie che, per forma della pianta e portamento dell'apparato fogliare, non entra in concorrenza con le infestanti presenti sul terreno durante tutto il ciclo colturale. La lotta viene fatta impiegando erbicidi, anche se l'individuazione del principio attivo ottimale non è facile in quanto, essendo la cipolla coltivata quasi ovunque, ci si trova di fronte, di volta in volta, a una composizione floristica diversa; inoltre va osservato che la coltura è presente sul terreno in periodi molto diversi e che abbracciano quasi tutto l'anno.
La semina viene normalmente effettuata con seminatrici di precisione di tipo pneumatico e utilizzando sia seme nudo che confettato o ricorrendo a seme posto su nastro di materiale che si decompone con l'umidità del terreno. La distanza di semina varia in funzione della destinazione finale del prodotto (file distanti 16-20 cm per quelle a bulbo grosso, 9-10 cm per quelle a bulbo più piccolo). Il seme va posto a una profondità di 2-3 cm. Dopo la semina è consigliabile effettuare una leggera rullatura per far meglio aderire il terreno al seme. L'epoca di semina va da settembre a dicembre per le cipolle da consumo fresco, a raccolta primaverile, e da gennaio ad prile per quelle da serbo, a raccolta estivo-autunnale, per sottaceti e da industria. Anziché effettuare la semina diretta è possibile ricorrere al trapianto di piantine ottenute in contenitori alveolari, accorciando così il ciclo di circa 3 settimane.
La cipolla, pur non presentando particolari esigenze nutritive, richiede comunque una buona fertilità del terreno. La concimazione deve essere (nella grande coltura) esclusivamente minerale in quando quella organica, in genere a base di letame bovino, può pregiudicare la conservazione dei bulbi e favorire l'attacco di funghi patogeni e nematodi. Meglio se la concimazione organica viene effettuata sulla coltura precedente. La cipolla necessita di N soprattutto nel periodo che va dalla germinazione alla bulbificazione, mentre ha un particolare fabbisogno di P e K nei 20 giorni che precedono la raccolta; apporti azotati tardivi possono avere ripercussioni negative sulla conservabilità del prodotto.
A causa dell'apparato radicale molto superficiale, la cipolla è molto sensibile agli stress idrici e pertanto occorre intervenire con frequenti irrigazioni, ma di limitata entità. Gli interventi irrigui, di norma, dovrebbero essere sospesi 25-30 giorni prima della raccolta.
La cipollabè una specie che, per forma della pianta e portamento dell'apparato fogliare, non entra in concorrenza con le infestanti presenti sul terreno durante tutto il ciclo colturale. La lotta viene fatta impiegando erbicidi, anche se l'individuazione del principio attivo ottimale non è facile in quanto, essendo la cipolla coltivata quasi ovunque, ci si trova di fronte, di volta in volta, a una composizione floristica diversa; inoltre va osservato che la coltura è presente sul terreno in periodi molto diversi e che abbracciano quasi tutto l'anno.
Raccolta e conservazione
La cipolla è pronta per essere raccolta quando le foglie si
presentano appassite, ingiallite e curvate verso terra per la perdita di
turgidità. L'estirpazione è di norma effettuata con macchine
escavatrici-allineatrici che, formando delle andane, scalzano i bulbi
che vengono lasciati sul campo per circa una settimana, fino alla
completa essiccazione delle radici e della parte aerea; in seguito, con
una macchina raccoglicaricatrice, si provvede alla raccolta.
Una volta raccolti e messi nei contenitori, i bulbi possono essere destinati subito al consumo fresco e all'industria di trasformazione o essere conservati. Non tutte le varietà si prestano alla conservazione; in genere le migliori sono quelle tardive.
La cipolla può essere destinata al consumo fresco o all'industria di conservazione per la produzione di sottoli, sottaceti o fettine disidratate. Il suo valore nutritivo è legato soprattutto alla presenza di sali minerali e di una certa quantità di vitamine, soprattutto la vitamina C.
Una volta raccolti e messi nei contenitori, i bulbi possono essere destinati subito al consumo fresco e all'industria di trasformazione o essere conservati. Non tutte le varietà si prestano alla conservazione; in genere le migliori sono quelle tardive.
La cipolla può essere destinata al consumo fresco o all'industria di conservazione per la produzione di sottoli, sottaceti o fettine disidratate. Il suo valore nutritivo è legato soprattutto alla presenza di sali minerali e di una certa quantità di vitamine, soprattutto la vitamina C.
Avversità
Tra le avversità non parassitarie sono causa di
danni rilevanti le gelate tardive e le grandinate. A seguito di
tecniche colturali errate o di andamenti climatici avversi, la cipolla
può andare incontro alla prefioritura, cioè alla formazione dello scapo
fiorale senza formare il bulbo, quando a un andamento climatico normale
seguono abbassamenti termici a 10-12°C seguiti da un rapido innalzamento
della temperatura.
Virosi
- Virus del mosaico
- Virus del mosaico giallo
Batteriosi
Durante la raccolta e la conservazione è possibile riscontrare tre tipi di marciume batterico: il marciume molle, il marciume solforoso e il marciume acido.
Micosi
Molte sono le micosi che condizionano la produttività della cipolla; alcune si riscontrano sulla parte aerea (peronospora, botrite, alternariosi, carbone), altre sull'apparato ipogeo (marciume basale o fusariosi, antracnosi, marciume rosa delle radici, marciume carbonioso).
Parassiti animali
Numerosi sono i parassiti animali che possono danneggiare la coltura; per fortuna i loro danni sono modesti e pertanto la lotta chimica viene effettuata solo nei confronti di alcuni fitofagi.
- Insetti (Trioza tremblayi), tripide della cipolla, Agriotes spp., Delia antiqua);
- Nematodi (Ditylenchus dipsaci, Longidorus spp., ecc.).
Virosi
- Virus del mosaico
- Virus del mosaico giallo
Batteriosi
Durante la raccolta e la conservazione è possibile riscontrare tre tipi di marciume batterico: il marciume molle, il marciume solforoso e il marciume acido.
Micosi
Molte sono le micosi che condizionano la produttività della cipolla; alcune si riscontrano sulla parte aerea (peronospora, botrite, alternariosi, carbone), altre sull'apparato ipogeo (marciume basale o fusariosi, antracnosi, marciume rosa delle radici, marciume carbonioso).
Parassiti animali
Numerosi sono i parassiti animali che possono danneggiare la coltura; per fortuna i loro danni sono modesti e pertanto la lotta chimica viene effettuata solo nei confronti di alcuni fitofagi.
- Insetti (Trioza tremblayi), tripide della cipolla, Agriotes spp., Delia antiqua);
- Nematodi (Ditylenchus dipsaci, Longidorus spp., ecc.).
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
I bulbi di cipolla sono ampiamente impiegati in cucina per preparare minestre, carni, sughi, insalate, ecc.
Proprietà terapeutiche: antibatterica e antinfettiva, stimola la funzionalità renale favorendo l'eliminazione delle scorie azotate e combatte i vermi intestinali.
Proprietà terapeutiche: antibatterica e antinfettiva, stimola la funzionalità renale favorendo l'eliminazione delle scorie azotate e combatte i vermi intestinali.
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