Il trapianto del mirtillo non si fa nello stesso periodo in tutta Italia, ma varia da Nord e Sud
Il trapianto delle piante di mirtillo va effettuato, in un terreno acido (il pH
ideale è compreso tra 4,5 e 5,5), in primavera (da marzo a maggio)
nelle regioni settentrionali o alla fine dell’autunno
(novembre-dicembre) nelle regioni centrali e meridionali. Per chi è
interessato a coltivare più piante di mirtillo il sesto di impianto deve essere di 3 metri tra le file e 1,2-1,4 metri lungo il filare.
Nei vivai è possibile acquistare piante
di 9-15 mesi di età in vasi di plastica o a radice nuda. Nel primo
caso, viste le ridotte dimensioni dei contenitori, l’apparato radicale
delle giovani piantine di mirtillo si presenta fortemente «costretto»
all’interno del vasetto. Per favorire la futura crescita è opportuno,
prima di procedere al trapianto, intervenire sul pane di terra
che ospita l’apparato radicale, districando e distendendo le radici.
Subito dopo il trapianto può essere consigliabile effettuare un
contenuto alleggerimento della chioma sopprimendo i rami in eccesso, con
particolare riguardo a quelli deboli e sottili. Una tempestiva irrigazione dopo il trapianto delle giovani piante di mirtillo si dimostra molto utile per favorirne il buon attecchimento.
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